passaparola

martedì 15 luglio 2008

  • Eluana, Bagnasco (Cei): una sentenza non può mettere fine a vita

  • Il presidente dei vescovi italiani, Angelo Bagnasco, ha espresso oggi preoccupazione perché Eluana Englaro, la donna da 16 anni in stato vegetativo, potrebbe morire per effetto di una sentenza della magistratura.
  • "Non possiamo tacere che si tratta di un momento delicato, difficile, drammatico: se si dovesse procedere a una consumazione di una vita per sentenza"ha detto in una conferenza stampa il capo della Cei da Sydney, Australia,dove accompagna il Papa per la Giornata mondiale della gioventù.

  • Il presidente dei vescovi Italiani commenta.E va benissimo.

  • Mi domando solo perché la sua opinione valga più della mia.

  • Perché se un vescovo parla da cittadino Italiano ci stà che parli,ma il suo parere e il mio hanno lo stesso peso in qualunque ambito.

  • Se invece il presidente dei vescovi Italiani non apre bocca in qualità di cittadino Italiano,ma bensì lo fà in qualità di alto grado istituzionale di uno staterello(abusivo per di più,dato che non paga le tasse)estero,seppur adiacente all'Italia,dovrebbe essere trattato per come merita:

  • a pesci in faccia.

  • Oppure dovrebbe essere ignorato.

  • Ovviamente le sue parole,come sempre quando un ecclesiastico apre bocca,trasudano arroganza e presunzione da ogni parte.

  • Non si vogliono rassegnare,loro,al fatto che noi siamo indipendenti dalla loro volontà,
  • gli mancano i bei tempi gloriosi in cui potevano bruciarli in piazza,i cattivacci relativisti come noi.

  • Nella loro corsa all'incazzatura(sembrano tanti cani idrofobi)gli "uomini di dio",quelli che vivono di carità,comprensione,delicatezza d'animo ecc,non si preoccupano di non dimostrare il minimo rispetto per chi soffre da tanti anni e,nonostante tutto,combatte la sua battaglia a testa alta:Beppino Englaro.

  • Che si comporta da padre,lottando per poter compiere il gesto d'amore più importante che si possa fare:lasciare andare via dignitosamente sua figlia,senza preoccuparsi dei giudizi che potrebbero ricadere su di lui.

  • Ma cosa ne può capire un vescovo di ciò?
  • Il loro amore divino gli impedisce di occuparsi dei più semplici sentimenti umani.

  • Così dato che il loro malvagio dio nel suo malvagio libro sacro predica dolore,sofferenza e disperazione,loro si sentono in dovere,e cosa ancor più grave e preoccupante in "diritto",di fare sperimentare cotanto amore spirituale a tutti.

  • Giusto,per loro dovremmo essere tanti piccoli Giobbe,umili sottomessi e rassegnati,ma soprattutto"passivi" a ogni cosa,specie se riguarda la nostra vita,i nostri affetti,
  • i nostri desideri,le nostre ambizioni,i sogni.

  • In confronto al loro diritto di dominare su tutto ciò di intimo e prezioso
  • abbiamo,la nostra volontà di scegliere di evitarci e evitare sofferenze inutili alle persone che amiamo non vale niente.
  • Tanto il loro dio,nel caso remoto esistesse,che spiegazioni avrebbe bisogno di dare a Eluana e Beppino Engluaro,a Piergiorgio Welby,a Luca Coscioni e a tutti coloro che vivono o hanno vissuto simili situazioni?

  • Nessuna spiegazione.

  • E qualora qualcuno la richiedesse sarebbe subito spedito a rosolare all'inferno.
  • E' un dio d'amore e misericordia!!

  • Ma se io mi trovassi in una situazione simile,e dio esistesse,quando me lo troverei davanti una spiegazione la pretenderei.
  • E una spiegazione seria e esauriente,altro che sproloqui sul senso e l'essenza.

  • Perché questi ecclesiastici non si chiudono nelle loro chiese,si mettono dinanzi ai loro crocifissi d'oro,e pregano un pò per chi si trova in situazioni tragiche,dato che sono così convinti che esista un dio,di cui loro sono gli intermediari,che è buono e misericordioso?

  • Ma ci credono veramente poi?

  • E allora che bisogno hanno di imporre a loro tutto ciò che questo comporta?
  • La loro fede è talmente debole da andare in crisi se c'è gente che non ne segue i precetti?
  • Dicono che il relativismo è pericoloso per il mondo?
  • Ma se un dio esiste,ed è onnipotente come dicono,non dovrebbe temere le nostre "infami macchinazioni".

  • Ma se un dio esiste saprà mai giustificarsi per tutto questo?
  • Rimango col dubbio,che in realtà è anche una risposta...

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